27 Giu Adolescenti: musica in cuffia bello, ma pericoloso per l’udito.
Un miliardo di giovani? Rischia di perdere l’udito facendo un’attività che ama! Ascoltare musica attraverso le cuffie. Un vero e proprio incubo per chi non può farne a meno. Da quando poi iPhone, iPad, Tablet e lettori mp3 sono diventati compagni insostituibili dei più giovani, numerose ricerche hanno evidenziato i potenziali rischi dovuti all’utilizzo errato di cuffiette e auricolari e i loro effetti sull’udito.
Ma dopo quanto tempo, ascoltare musica in cuffia può fare male? Suoni in cuffia superiori a 100 decibel ascoltati più di 60 minuti al giorno e, comunque, spesso nel corso del tempo, provocano danni che rischiano di diventare irreversibili e gravi.
Quello che non aiuta in queste circostanze è ignorare i pericoli ai quali è esposta la salute delle orecchie, soprattutto in presenza di suoni impulsivi soggetti a frequenti cambiamenti di intensità. L’orecchio è predisposto a difendersi dai suoni molto forti, ma non è ancora in grado di farlo se questi variano improvvisamente.
I problemi peggiorano nelle grandi città, in quanto oltre ad un sottofondo di rumori mediamente più alto, quando si ascoltano le canzoni preferite si tende ad alzare il volume nello smartphone per coprire i rumori di fondo del traffico urbano. Anche gli adulti spesso sottovalutano questi rischi, non riuscendo a mettere i propri figli in guardia da essi.
Senza privarsi del piacere di ascoltare musica o guardare le serie preferite in cuffia, quali accorgimenti bisogna adottare per non correre rischi? Prima di tutto si consiglia l’uso di cuffie di ottima qualità capaci di eliminare i rumori di fondo, dotate di sistemi di protezione per le orecchie che segnalano il superamento di 90 decibel di volume durante l’ascolto.
Un’altra accortezza è impostare il volume al 60% del massimo consentito dall’apparecchio in uso, concedendosi un ascolto a questo livello per massimo un ora. E’ importante precisare che suoni inferiori agli 80 decibel rendono molto improbabile il rischio di diventare sordi e, di conseguenza, è possibile ascoltare musica sino a 40 ore settimanali senza problemi.
Da non sottovalutare ronzii e fischi percepiti nelle orecchie perchè possono rappresentare i primi segnali di qualche problema all’udito, che potrebbe trasformarsi in una temporanea perdita della sensibilità uditiva.
Grande importanza rivestono anche i controlli: l’American Academy of Pediatrics raccomanda di sottoporre i giovani ad almeno due visite. La prima tra gli 11 e i 14 anni, la seconda nella fascia d’età tra i 15 e i 17.
Questa prassi è poco tenuta in considerazione dai genitori: spesso si finisce dall’otorino solamente quando gli adolescenti hanno problemi evidenti in atto, dei quali non ci si rende conto immediatamente.
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