27 Set Omeopatia. La utilizzano 10 milioni di italiani.
La pandemia? Ha risvegliato negli italiani l’utilità dei prodotti naturali! Nell’ultimo anno, l’utilizzo di medicinali omeopatici è aumentato del 25%. A rivelarlo il recente sondaggio “Gli italiani e l’omeopatia nell’arco della pandemia”, condotto da Emg Different per conto di Boiron, che ha coinvolto un campione rappresentativo di mille italiani over 18.
Sono principalmente donne dai 35 ai 54 anni, residenti al Centro Italia, le maggiori utilizzatrici di questi prodotti. Il 24% fa almeno un acquisto all’anno: in crescita di quattro punti rispetto al 20% del 2018.
Ad oggi i dati evidenziano che il 20% della popolazione, circa 10, 2 milioni di italiani, dichiara di fare uso di medicinali omeopatici. Gli intervistati si sono rivolti all’omeopatia per combattere i disturbi che sono inevitabilmente aumentati a causa del brusco e repentino cambio di abitudini, imposto dai prolungati lockdown.
Se da un lato non stupisce che il 51% degli utilizzatori abbia impiegato questi medicinali per favorire le difese immunitarie, dall’altro lato si conferma la necessità di ricorrere all’omeopatia per superare un periodo di stress, agitazione e stanchezza (37%), insonnia (26%) e problemi gastro-intestinali (25%).
I risultati del sondaggio testimoniano l’ottimo stato di salute della medicina omeopatica, con una sensibilità maggiore dei cittadini italiani verso prodotti ai quali si riconosce non solo la naturalità, ma anche un’estrema efficacia nella risoluzione di una molteplicità di disturbi e malattie.
Quest’indagine ha posto altresì in evidenza come sia opinione condivisa che gli omeopatici siano medicinali altamente sicuri ed efficaci, di cui viene apprezzata l’assenza di tossicità e di particolari controindicazioni.
Le principali motivazioni della scelta.
Tra le principali motivazioni che fanno preferire questi medicinali, al primo posto c’è il fatto che siano naturali, riconosciuto dal 40% degli utilizzatori. A seguire, l’essere efficaci (28%) mentre un quarto del campione li considera non tossici. Dei farmaci omeopatici oltre il 20% degli utilizzatori apprezzano la possibilità di poterli impiegare per disturbi non gravi come ansie, stress, cistiti e gastriti.
Omeopatia: fatturato stabile con crescita negli immunostimolanti.
Per le aziende del settore, l’impatto del Covid-19 ha comportato fatturati stabili. In generale i farmaci a crescere nel 2020 sono stati gli immunostimolanti. Di fronte ad una situazione sanitaria eccezionale e in assenza di farmaci specifici, molti connazionali si sono affidati alla medicina complementare.
Ecco che in questo particolare contesto, la farmacia è stato il primo presidio di prossimità, anche per la cura e/o prevenzione di lievi patologie. Di conseguenza, il ruolo del farmacista ha assunto una rilevanza strategica e fondamentale in termini di consulenza, per il corretto utilizzo dei medicinali omeopatici.
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