30 Mag Abbronzatura e creme solari: come proteggere la pelle dai raggi ultravioletti.
Estate? Sinonimo di relax, sole e abbronzatura! Con l’arrivo della bella stagione si avverte il desiderio di liberarsi dei pesanti strati degli indumenti tipicamente invernali, per conquistare rapidamente un colorito sano e dorato. L’unico risultato che spesso si ottiene da un’incauta o troppo frettolosa esposizione ai raggi solari è un alto rischio di scottature, eritemi solari, macchie e rughe. Un’abbronzatura sana, intensa e duratura richiede il rispetto di alcuni accorgimenti e attenzioni particolari, sin dai mesi primaverili.
Prepara la pelle ai raggi del sole.
Esporsi al sole in modo intenso e poco graduale con i melanociti ancora in fase di riposo, significa rendere maggiormente vulnerabili gli strati cutanei all’azione irritante e potenzialmente dannosa dei raggi ultravioletti (UV). Va ricordato che l’abbronzatura è una particolare reazione di difesa dell’organismo, che avviene in modo del tutto naturale: esporsi al sole rende più scuro il colore della pelle a causa dell’attivazione della melatonina, il pigmento prodotto dai melanociti che conferisce il colorito desiderato al corpo. La melanina funziona fisiologicamente come un filtro che, diffondendosi negli strati cutanei superiori, impedisce che i raggi UV provochino danni alla pelle e, di norma, necessita di qualche giorno di tempo per una sua distribuzione uniforme. Per questo motivo, le scottature solari si verificano soprattutto alle prime esposizioni al sole, ovvero quando si dispone di poca protezione naturale nei confronti delle radiazioni ultraviolette.
L’importanza di conoscere il sole.
I raggi solari comprendono radiazioni che variano in base alla lunghezza d’onda con benefici, effetti e rischi differenti. Esclusi gli UV – C (ultravioletti di tipo C) schermati dallo strato di ozono, i raggi solari comprendono:
- gli UVA: rappresentano il 95% delle radiazioni ultraviolette. Sono presenti per tutta la durata della giornata (anche quando non splende il sole) e durante tutto l’anno, indipendentemente dalle stagioni. Contribuiscono in modo minore all’abbronzatura e alla comparsa di eritemi e scottature ma, tuttavia, alterando le fibre elastiche e di collagene, sono considerati i principali responsabili del foto – invecchiamento cutaneo.
- gli UVB: presenti nelle aree centrali della giornata e principalmente nel periodo estivo, colpiscono l’epidermide. Stimolano la produzione di melanina favorendo un’abbronzatura più duratura ma, senza un’adeguata protezione, possono provocare colpi di sole, eritemi e scottature varie. Anch’essi contribuiscono all’invecchiamento della pelle.
- Raggi infrarossi: generano calore penetrando in profondità nella pelle, accelerano l’invecchiamento cutaneo e la produzione di radicali liberi. La sensazione che proviamo quando prendiamo il sole, è determinata proprio dalla percezione dei raggi solari infrarossi. L’organismo riscaldandosi perde la capacità di auto regolazione della temperatura fino ad arrivare, nei casi più estremi, alla disidratazione, collasso da calore e colpo di sole, a cui sono più esposti i bambini. Per prevenire i danni provocati dal sole, è molto importante a qualsiasi età utilizzare dei protettivi solari adeguati. Ecco che la crema solare diventa il cosmetico più importante dell’estate, abbinato ai corretti prodotti foto – protettivi adeguati alla propria pelle. Solo così è possibile preservare il proprio benessere, ottenendo una perfetta tintarella.
L’individuazione corretta del proprio fototipo.
Per poter svolgere un’efficace prevenzione dagli effetti negativi del sole, è necessario conoscere il proprio fattore di rischio espresso dal fototipo. Un parametro che identifica la fragilità individuale all’azione del sole, che dipende dalla quantità di melatonina presente nella pelle, nei capelli, nei peli e negli occhi. Un’adeguata visita dermatologica permette di individuare quello corretto e, di conseguenza, comprendere quale filtro utilizzare e con quale frequenza applicarlo. La classificazione si dispone in sei differenti tipologie:
- fototipo I: appartengono a questa prima classe le persone con carnagione molto chiara, che possiedono capelli e occhi chiari. Si scottano con estrema facilità e non si abbronzano. Per questo fototipo è necessario utilizzare prodotti solari con un fattore di protezione molto alto (+ 50).
- fototipo II: rientrano in questa classe individui dalla carnagione molto chiara, ma meno sensibili al sole rispetto al fototipo I. Pur scottandosi facilmente, riescono a raggiungere una leggera clorazione. In questo caso bisogna iniziare l’esposizione al sole con creme solari con SPF molto alto. Successivamente si può passare a SPF 50, per poi passare a gradazioni minori.
- fototipo III: appartengono a questa categoria persone che pur scottandosi, si abbronzano gradualmente fino a raggiungere una colorazione bruna o nocciola chiaro. L’SPF consigliato è 30 o 20. Quando la pelle ha preso più colore, si può passare a 15.
- fototipo IV: questo fototipo si scotta difficilmente e, di conseguenza, si abbronza con rapidità fino ad ottenere una colorazione nocciola scuro. In questo caso, può esporsi al sole con prodotti con SPF basso.
- fototipo V: vi rientrano persone con carnagione, capelli e occhi scuri. Si scottano con maggiore difficoltà, raggiungendo un’abbronzatura intensa dopo poco tempo. In questo caso si può optare per la scelta di prodotti con SPF basso.
- fototipo VI: quest’ultimo fototipo appartiene a persone con carnagione, occhi e capelli molto scuri. La loro sensibilità è nulla; non si scottano mai, ma devono comunque proteggersi dagli effetti nocivi dei raggi UV. Anche in questo caso è necessario applicare una protezione solare bassa.
La protezione solare, l’elemento indispensabile per una sana abbronzatura.
La crema solare è un elemento essenziale per chiunque esponga la pelle al sole, indipendentemente dalle condizioni esterne o individuali. Le soluzioni presenti in commercio sono numerose e, al tempo stesso, caratterizzate da una vasta gamma di filtri e protezioni fondamentali per creare uno schermo invalicabile alle radiazioni ossidanti. Oggi ancora molte persone sono convinte che utilizzare creme solari rallenti o addirittura ostacoli la comparsa dell’abbronzatura. Non solo questa convinzione è errata, ma è addirittura vero il contrario: pianificare in modo adeguato l’utilizzo di filtri solari a scalare consente di ottenere un risultato più duraturo, uniforme e sicuro. Ecco perché esistono protezioni solari specifiche per ogni tipologia di pelle ed esigenza. Per chi vuole un’abbronzatura più prolungata, sono particolarmente indicati i solari con Tanning System. Queste protezioni non avendo un filtro alto, non si addicono ai bambini, a coloro che soffrono di eritemi o irritazioni cutanee e, inoltre, a chi ha un fototipo particolarmente chiaro. Un ultima precisazione va fatta per i capelli: non ci si deve dimenticare di proteggerli dall’esposizione solare in quanto i bulbi eccessivamente sottoposti ai raggi UVA -UVB, possono passare in fase passiva con un conseguente aumento della caduta nella stagione autunnale. Per evitare problemi precoci di calvizie, può essere utile proteggerli con appositi oli o soluzioni ad hoc. Quest’estate evita di scottarti al sole! Vieni a trovarci in parafarmacia, per un primo consulto gratuito sulla scelta della migliore crema solare 2021.