02 Apr Dieta Mediterranea: solo il 13% degli italiani la pratica correttamente.
La Dieta Mediterranea? E’ considerata il modello alimentare più sano ed equilibrato per eccellenza nel mondo occidentale! Nonostante l’Italia sia una delle principali patrie di questo regime nutrizionale, chi la segue alla lettera è un numero esiguo di persone (13% degli italiani).
Secondo un recente studio del Crea Alimenti e Nutrizione emerge che sono i cittadini più informati e che già si interessano di salute e nutrizione, quelli che aderiscono maggiormente ai principi della dieta mediterranea.
Si tratta per lo più di soggetti istruiti, con un discreto reddito economico residenti nelle principali città dello Stivale, con significative differenze tra regioni di appartenenza.
Gli esiti dello studio.
Pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Nutrition, lo studio si è posto l’obiettivo di misurare conoscenze nutrizionali (NK) e l’aderenza alla dieta mediterranea nella popolazione adulta italiana, valutando come questi due fattori siano correlati tra loro. La ricerca si è concentrata nel 2020 su un campione di 2.869 persone residenti in Italia.
Poco più della metà di queste ha ottenuto il punteggio medio di conoscenza nutrizionale delle famiglie (54,8% di risposte esatte), mentre il valore medio di aderenza alla Dieta Mediterranea ha raggiunto il 40% del punteggio massimo.
A tal fine va precisato che solo il 13,3% ha conseguito un’aderenza alta, dimostrando di seguire alla lettera i principi alimentari di questo regime. Il 24% si attesta nella fascia medio – alta, mentre gran parte della popolazione si colloca su una fascia bassa (31,4%) e medio – bassa (31,3%).
Incrociando i due fattori, si evince un’associazione significativa tra le conoscenze nutrizionali degli intervistati e la loro aderenza al modello mediterraneo.
Coloro che hanno dimostrato di essere meglio informati sui principi nutrizionali, applicano meglio anche quelli della Dieta (41,7%).
Lo studio rivela altresì una scarsa conoscenza su alcuni semplici principi base di una corretta alimentazione. Quasi la metà della popolazione non conosce l’importanza di ridurre l’assunzione di grassi saturi, mentre solo il 39,5% ha risposto che i grassi insaturi fanno parte di una dieta sana.
Riguardo invece le raccomandazioni di mangiare 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, questo aspetto era conosciuto solo dal 22% del campione. Infine solo il 26,3% degli intervistati, è consapevole che due bicchieri di succo di frutta non corrispondono ad una porzione.
Poco meno della metà del campione conosce la corretta frequenza del consumo di pesce, pari a 3-4 volte a settimana. A incidere sulle principali scelte alimentari ci sono fattori sociali e demografici. Donne, anziani, persone istruite e coloro che risiedono in aree urbanizzate mostrano un’aderenza più elevata.
Sul piano geografico si rilevano fratture lungo tutto lo Stivale sia per quanto concerne le conoscenze nutrizionali di base, sia per la tipologia di dieta intrapresa. Male le regioni del nord – est e della Campania, dove l’aderenza alla dieta mediterranea è la più bassa.
In particolare, gli intervistati di età compresa tra i 33 e i 44 anni, residenti in Veneto, con un basso livello di istruzione e famiglie numerose, hanno ottenuto un punteggio NK 1 inferiore alla media della popolazione generale. Decisamente meglio Emilia Romagna e Lazio, nonché le isole.
I residenti nelle regioni del centro – nord hanno mostrato di conoscere meglio gli aspetti nutrizionali, per i quali i “rimandati a settembre” sono gli abitanti del Molise.
Alla luce di questo quadro, risulta essenziale educare i consumatori a scelte alimentari consapevoli e più informate allo scopo non solo di promuovere un corretto stile di vita, ma anche la salvaguardia ambientale. Passa a trovarci in parafarmacia a Belluno per un primo consulto alimentare gratuito.